Ipertensione, FDA: ridurre di un terzo il sale negli alimenti

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(Reuters Health) – La Food and Drug Administration (FDA) ha emanato le nuove linee guida per ridurre il contenuto di sodio nei prodotti alimentari preparati, auspicando così che gli americani riducano il consumo di sale di circa un terzo.

Le recenti linee guida potrebbero aver un impatto importante sull’industria dei prodotti alimentari trasformati. Come è noto, una maggiore assunzione di sale con gli alimenti, è correlata a valori di pressione sanguigna più elevati che a loro volta possono contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari e all’insorgenza di ictus, che rappresentano le due principali casue di morte negli Stati Uniti.

Obiettivo 2,3 mg al giorno
Le autorità regolatorie con l’emanazione di queste linee guida hanno stabilito precisi obiettivi per l’industria alimentare al fine di contribuire a ridurre l’apporto di sale a 2.3 mg al giorno, che è la quantità di sale corrispondente a un cucchiaino da caffè, mentre adesso l’assunzione media si aggira sui 3.4 mg al giorno.

Le raccomandazioni suggerite dall’Agenzia della salute statunitense per ora sono “volontarie”; le aziende e i ristoranti potranno metterle in atto gradualmente.

Secondo l’indagine di Economic Research Service dell’USDA, circa la metà di ciascun dollaro speso per il cibo va agli alimenti consumati fuori casa. Molte aziende alimentari statunitensi, tra cui Campbell Soup Co., General Mills Inc. e Kraft Heinz Co., hanno già tagliato le concentrazioni di sale in previsione dell’uscita delle linee guida che sono sul tavolo dei lavori dal 2011. I rappresentanti dell’FDA hanno detto che incoraggeranno l’adesione alle raccomandazioni nel corso di un periodo che va dai 90 ai 150 giorni. Queste linee guida arrivano a distanza di pochi giorni da quanto annunciato dall’Ente federale statunitense in merito ad una importante revisione, prevista a breve, sulle modalità con cui agli alimenti confezionati vengono apposte le etichette, che dovranno riportare la quantità di zuccheri aggiunti e le specifiche porzioni.

Fonte: FDA

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri & Previeni)

 

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